Ieri 26 febbraio 2022 alla manifestazione a Lucca c’eravamo anche noi.
Abbiamo aderito da subito all’appello “Loro preparano la guerra, noi prepariamo la pace”. Lucca si mobilita – pace@peacelink.it per la pace perché non è umanamente possibile pensare altrimenti.
La pace è un patrimonio prezioso, che va salvaguardato e protetto, sempre, ovunque, a prescindere dalle motivazioni e dalle pretese di chi vorrebbe risolvere i conflitti con le armi.
“Si vis pacem para bellum”, dicevano i latini, ma i tempi sono cambiati da allora e con essi le armi, capaci di annientare tutto il genere umano, gli effetti delle bombe di Hiroshima e Nagasaki sono ancora presenti nella nostra memoria.
Oggi possiamo e dobbiamo preparare la pace per volere la pace: lo dobbiamo a chi ci ha preceduto, le generazioni passate che la guerra l’hanno conosciuta, vissuta e subita, e lo dobbiamo a chi ci seguirà, le generazioni future, a cui dobbiamo lasciare un pianeta sano, vivibile e sicuro.
Non possiamo dimenticare come in questi due ultimi anni un virus ci abbia messo in ginocchio, Paesi e popolazioni, e come questo non sia stato ancora completamente reso innocuo: la guerra non può essere un mezzo per risolvere problemi economici, ma è senz’altro il modo per aggravarli, per tutte le popolazioni coinvolte, sia di chi attacca sia di chi subisce. Le sanzioni economiche di queste ore lo vanno a dimostrare.
Disegniamo NAZIONI sulle carte geografiche ma dovremmo leggere POPOLI e le immagini di questi ultimi giorni ci fanno si vedere nuvole di fumo e distruzione ma soprattutto ci restituiscono immagini di persone coinvolte e inermi.
Occorre recuperare quello che Maria Montessori affermava:
“Tutti parlano di pace, ma nessuno educa alla pace.
Le persone educano alla competizione e questo è l’inizio di qualsiasi guerra.
Quando educhiamo a cooperare ed essere solidali l’uno con l’altro, quel giorno, educheremo per la pace”.
L’educazione come base del buon vivere civile, mai come in questo tempo così valida ed attuale, ma soprattutto necessaria. L’educazione al rispetto dell’altra persona, per non prevaricare e non essere prevaricati, sia come singoli sia come collettività. È l’essere pacifici oltre che pacifisti, nel nostro quotidiano oltre che negli scenari internazionali.
E noi a Lucca ieri eravamo in tantissime persone, associazioni, amministrazioni per unirci a tutte quelle città d’Italia e del mondo che in questi giorni chiedono solo una cosa: la Pace.
In Ucraina e in tutti i Paesi che sono colpiti dalle guerre.
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È un'associazione di donne per le donne che promuovono e realizzano la solidarietà tra donne di generazioni, contesti sociali e provenienze geografiche diverse.
L'Associazione è aperta a donne di ogni età, realtà sociale, lavorativa, orientamento sessuale, che sono animate dal desiderio di collaborare al cambiamento della realtà in cui vivono e di incidere sulle scelte di governo del territorio.
Ci impegniamo a rimuovere ogni discriminazione diretta ed indiretta basate sul genere, su motivi di origine etnica o razziale, religione o credo, disabilità, età o orientamento sessuale infine, creiamo sinergie e collaborazioni con altre associazioni a partire da quelle femminili.